Euroelettrica Impianti srl ha ottenuto l’iscrizione nella “White List” della Prefettura di Pavia

La White list è un elenco istituito presso le Prefetture provinciali, al quale possono registrarsi le imprese che lavorano nei settori considerati più ad alto rischio di infiltrazione mafiosa.

Introdotta dalla Legge n. 190 del 6 novembre 2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” successivamente modificata dall’art. 29 del D.L. 90/2014, prevede l’obbligatoria iscrizione delle imprese che operano nei settori a rischio di infiltrazioni mafiose (individuati dall’art. 1, comma 53, della L. 190/2012) negli appositi elenchi tenuti dalle prefetture. Gli elenchi vengono periodicamente verificati per confermare il mantenimento del possesso dei requisiti originari da parte delle aziende iscritte.

Per la nostra azienda questa iscrizione è una tappa importante nel percorso di crescita e di consolidamento come azienda virtuosa.

L’iscrizione alla White list permette di velocizzare il rilascio di provvedimenti quali appalti pubblici, forniture di beni e servizi, finanziamenti e autorizzazioni inizio attività. Le Stazioni Appaltanti non dovranno più richiedere la documentazione antimafia per le imprese iscritte alle White list.

Ai sensi dell’art. 1, comma 53, della L. 190/2012 sono definite come maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa le seguenti attività:

  • Trasporto di materiali a discarica per conto di terzi;
  • Trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi;
  • Estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;
  • Confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;
  • Noli a freddo di macchinari;
  • Fornitura di ferro lavorato;
  • Noli a caldo;
  • Autotrasporti per conto di terzi;
  • Guardiania dei cantieri.

Le imprese che lavorano in questi settori possono presentare domanda di iscrizione solo se possiedono determinati requisiti e solo dopo aver eseguito i dovuti controlli incrociati tra CED interforze del Ministero e Camera di Commercio:

  • Attività lavorativa nei settori a rischio;
  • Avere sede legale, secondaria con rappresentanza stabile in Italia o essere Imprese straniere prive di sede secondaria;
  • L’assenza di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto, di cui all’art. 67 del Codice antimafia (D. Leg 159/2011);
  • L’assenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa, di cui all’art. 84, comma 3, del Codice antimafia.