Uno dei punti centrali della Fase 2 e della riapertura delle realtà economiche è senza dubbio la sanificazione dei luoghi e degli ambienti di lavoro, prevista dal DPCM del 26 Aprile 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

In ottemperanza al Decreto, le aziende in riapertura dovranno provvedere alla pulizia giornaliera e alla sanificazione periodica dei luoghi e degli ambienti di lavoro, nonché di postazioni e strumenti lavorativi. Le aziende dovranno inoltre fornire ai propri dipendenti dispositivi di protezione individuale (es. mascherine chirurgiche, guanti, tute monouso, occhiali protettivi) e disinfettanti adeguati a preservare la sicurezza dei lavoratori, soprattutto nelle realtà ove non fosse possibile mantenere la distanza di sicurezza.

In caso di mancata o insufficiente attuazione da parte dell’azienda delle misure di sicurezza, verrà disposta la sospensione dell’attività aziendale fino al ripristino delle condizioni di sicurezza previste dal Protocollo.  

Indubbiamente, l’obbligo di sanificazione periodica degli spazi e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale andranno ad impattare sui costi che le aziende dovranno sostenere nei prossimi mesi di attività, accrescendo le difficoltà economiche che le imprese si troveranno ad affrontare nel periodo di ripartenza.

In tale considerazione, l’art. 64 del DL n.18/2020 e il successivo art.30 del DL n.23/2020 hanno previsto, per il periodo di imposta 2020, un’agevolazione fiscale a sostegno delle imprese, che dovrebbe alleggerire gli oneri derivanti dall’emergenza Coronavirus.

Con il decreto Cura Italia (DL n.18 del 17 marzo 2020), art. 64, è stato introdotto, per gli esercenti di attività di impresa, arte e professione, il bonus del 50% riconosciuto nella forma di credito d’imposta per le spese sostenute per l’acquisto di attrezzature e strumenti destinati a proteggere i lavoratori dall’esposizione al virus Covid-19.

Le imprese avranno quindi diritto ad un rimborso del 50% della spesa sostenuta nel periodo 2020, entro il limite massimo di 20.000 euro per beneficiario e di 50 milioni di euro per l’anno 2020.

In particolare, il bonus si applica: alla sanificazione di ambienti e strumenti di lavoro; all’acquisto di dispositivi di protezione individuale (es. mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute e calzari); all’acquisto di altri dispositivi di sicurezza come barriere e pannelli protettivi; all’acquisto di detergenti mani e disinfettanti.

Come richiedere il bonus sanificazione? Il Decreto attuativo per il bonus del 50% non è ancora stato varato e la sua emanazione era prevista entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Cura Italia. Criteri e modalità di applicazione devono quindi ancora essere definiti con apposito decreto di competenza di MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, e MEF, Ministro dell’Economia e delle Finanze, il cui varo è previsto per questo Maggio. In ogni caso, è molto probabile che per il riconoscimento del credito d’imposta sarà necessario presentare apposita documentazione delle spese sostenute.